«Un vecchio pittore con la barba bianca e riccia, vestito di stracci, aveva perso tutti i colori. Solo due erano rimasti sulla sua tavolozza rotta dall'umidità: il giallo come il sole, e l'azzurro.
Un giorno un bambino con un lecca-lecca alla coca cola, suona il campanello di casa sua: 'Pittore, pittore...'esclama'...per piacere mi fai un quadro bello?'. Il pittore si volta e prende lo sgabello, si siede, si gratta la barba e...». Quale possibilità ha il pittore di fare quel quadro? due le possibili scelte : o fare un quadro con due colori ben distinti, o creare nuovi colori mescolando i primi due, ottenendo così due sfumature impensabili.
Inserire non è altro che mettere insieme due realtà diverse in un contesto ben definito, per esempio in una classe. Invece integrare significa fare interagire le due realtà e ottenere così quelle sfumature che arricchiscono entrambi.
Integrare significa valorizzare le proprie diversità per costruire una cultura della tolleranza. Partendo da questo semplice concetto occorre costruire una strategia pedagogica che coinvolga gli alunni e i docenti a prescindere dall’ordine e grado di istruzione, ed anche operatori e volontari operanti nel settore dell'emarginazione e gruppi parrocchiali.
Dalla minifavola emerge, come concetto forte, l’input di «trasformare l'handicap». Ma in cosa? Il pittore ha trasformato i due colori in mille sfumature, risolvendo il problema con
Che strumenti utilizzare per raggiungere questi scopi? Ovviamente vanno utilizzati percorsi pedagogici diversi a seconda dell'interlocutore. Per esempio le fiabe ed i giochi da proporre ai bambini della scuola primaria hanno come temi comuni la Diversità, la Paura e l'Aiuto.
Luciano De Zen
Lions Club Schio