Chiamatemi per nome

Chiamatemi per nome

Chiamatemi per nome.
Non voglio più essere conosciuta per ciò che non ho
ma per quello che sono: una persona come tante altre.

Chiamatemi per nome.
Anch'io ho un volto, un sorriso, un pianto,
una gioia da condividere.
Anch'io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.

Chiamatemi per nome.
Non più portatrice di handicap, disabile, handicappata, cieca, sorda, cerebrolesa, spastica, tetraplegica.
Forse usate chiamare gli altri:
"portatore di occhi castani" oppure "inabile a cantare"?
o ancora: "miope" oppure "presbite"?

Per favore. Abbiate il coraggio della novità.
Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di tutto,
io "sono".

Chiamatemi per nome.

Autore: Gianni, papà di Benedetta, Siena

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