Riflessioni su Kairós

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI NOVE “PASQUALE ANTONIBON”
Via Saturno, 4 36055 NOVE (VI) e-mail: icanto@tin.it Tel. 0424/829217 Fax 0424/590075 C. M. VIIC82200X C.F. 91018400241

OGGETTO: verifica progetto Kairos – Istituto Comprensivo Nove.

Classe 2a C (Nove)

 

Prof.ssa Barchetta Elisabetta (lettere)

Prof. De Caneva Paolo (sostegno lettere)

 

Proposte

1.       dettatura di un testo scritto al contrario e, successivamente trovare la strategia per comprendere il testo;

2.       lettura della poesia “Il Lonfo” di F. Maraini e considerazioni sul testo.

 

(Testo della poesia) - Il lonfo

 

Il lonfo non vaterca ne gluisce

e molto raramente barigatta,

ma quando soffia il bego a bisce a bisce,

sbilenca un poco, e gnagio s’archipatta.

È frusco il lonfo! È pieno di lupigna

arrafferia malversa e sofolenta!

Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna

se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio lonfo ammargelluto

che bete e zugghia e fonca nei trombazzi

fa lègica busìa, fa gisbuto;

e quasi quasi in segno di sberdazzi

gli arrafferesti un gniffo. Ma lui zuto

t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.

 

(F. Maraini)

 

Riflessioni

 

-           Secondo me capire una lingua nuova è molto difficile. Adesso ho capito anche come si sentono le persone di un altro paese ad ascoltare ogni giorno una lingua che non conoscono ancora bene.

-           Secondo me ascoltare frasi che non hanno un senso è come vivere in un luogo dove tutti parlano un’altra lingua, diversa dalla tua. È molto difficile perché non capisci niente di quello che ti viene detto. Gli altri ti deridono perché non capisci e se non capisci, molte volte, ti sgridano, urlandoti contro parole incomprensibili che ti fanno sentire a disagio.

-           Ascoltare e non essere in grado di capire è stata dura. Io non vorrei mai trovarmi in una situazione del genere.

-           La prima proposta sono riuscito a capire quello che c’era da fare e l’ho fatta abbastanza bene, della seconda non ho capito nulla e mi sono sentita a disagio.

-           È stato bruttissimo, mi sono sentita a disagio perché non capivo niente. Qualsiasi parola mi sembrava sconosciuta e anche se provavo in tutti i modi a capire non riuscivo ad uscirne. Non capivo! Non vorrei mai essere in questa situazione! Adesso capisco cosa provano tante persone. Credo che questa esperienza mi sia servita tantissimo.

-           Trovarmi nei panni di uno che non capisce quello che gli viene detto è stato molto difficile e doppiamente frustrante perché mi sono concentrata molto, ma non è servito.

-           Questa esperienza mi ha fatto comprendere che è molto difficile quando non si capiscono le informazioni e le consegne, è come imparare una lingua straniera e non capire il significato delle parole. Adesso ho capito anche cosa prova un mio compagno appena arrivato dalla Romania.

-           Ci siamo messi nei panni di gente che non conosce la nostra lingua provando a tradurre un testo scritto al contrario e provando a scrivere la parafrasi di una poesia scritta con parole che non esistono. Non riuscire a capire le cose che ti dicono è brutto.

-           In questa esperienza mi è sembrato di essere un disabile perché non capivo niente di quello che il professore diceva.

-           Ho provato un forte senso di disagio perché non trovavo un modo per capire cosa diceva l’insegnante. È stata una sensazione brutta perchè ti senti diverso, incapace.

-           A un certo punto stavo impazzendo perché non riuscivo a capire, non riuscivo a trovare una soluzione.

-           Ho provato molta rabbia perché pensavo e mi sforzavo ma alla fine non capivo. Mi sono ricordato di quando sono venuto in Italia per la prima volta e avevo questi problemi a scuola.

-           È stato come se fossi entrata in un mondo buio e senza suoni familiari, mi sono sentita chiusa in un mondo esterno, che non è il mio.

-           Nel fare questa esperienza mi sono sentita incapace, diversa da come sono gli altri giorni. Ora penso di aver capito come vivono ogni giorno le persone che non ci “arrivano”.

-           Con questa attività ho capito come alcuni compagni facciano fatica a comprendere le consegne. Pensò però che essere diversi, a volte, è meglio che essere normali perché si vede la vita da un’altra prospettiva, ed è speciale.


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